Per un bambino crescere insieme a fratelli e sorelle costituisce una risorsa insostituibile.
Infatti, oltre all’avere sempre “a disposizione” dei compagni di gioco, la presenza di fratelli contribuisce allo sviluppo delle competenze sociali. Costituisce anche un fattore di protezione rispetto a eventuali problematiche familiari e di fronte all’isolamento sociale. Inoltre, le interazioni con i fratelli offrono l’opportunità di esercitarsi nella cooperazione, nella condivisione, nella negoziazione, nella gestione della conflittualità e nel rispettare gli spazi e le differenze individuali di ciascuno.
Secondo Dunn, una delle massime esperte di sviluppo infantile in campo internazionale, la partecipazione a giochi di finzione con il proprio fratello, è per i bambini un’importante occasione di sviluppo e crescita. E’ un’esperienza che li avvantaggerà quando dovranno coordinarsi nei giochi con il gruppo dei coetanei.
FRATELLI ED AMICI
Numerose ricerche di Dunn hanno rilevato che i bambini instaurano relazioni diverse con amici e fratelli. L’autrice ha trovato che il rapporto con fratelli e sorelle ammette una maggiore conflittualità rispetto a quello con l’amico del cuore. Per esempio è considerato lecito togliere un giocattolo al fratello anche se gli si reca dispiacere. Al contrario, con un amico questi atteggiamenti si evitano e si è più orientati alla condivisione.
Inoltre, l’autrice osserva che con gli amici non si deve “competere” per l’affetto dei genitori. Invece i rapporti con il proprio fratello, sono spesso connotati da gelosie proprio per questo motivo.
Un’altra possibile causa della maggiore ostilità tra fratelli, potrebbe derivare dal fatto che, come scrive Dunn (2006), “un fratello è per tutta la vita”. Invece il mantenimento di un’amicizia, comporta sforzi maggiori e l’espressione aperta della conflittualità potrebbe mettere a rischio il legame.
Precedentemente Dunn e Brown (1996) avevano anche riscontrato una correlazione tra l’avere un rapporto positivo e affettuoso con il fratello e lo sviluppo della capacità di comprendere le emozioni e gli stati mentali degli altri.
FRATELLI COME MODELLI DI COMPORTAMENTO
Va inoltre sottolineato che, in accordo con la Teoria dell’apprendimento sociale (Bandura, 1977), i più piccoli adottano numerosi comportamenti appresi dai fratelli maggiori, in quanto costituiscono per loro un modello da imitare.
“Caratteristiche e complessità delle relazioni stra pari in età prescolare”
Costanza Cino
Molto vero…chi come me è figlio unico, ha dovuto “animare ” pupazzi o creare un amico immaginario, che certo,aiuta molto, ma non sostituisce la presenza di un fratello…
E’ proprio vero, in questo caso però vengono sicuramente in aiuto gli amici!