La Teoria dell’Attaccamento – Parte 2 – “Gli stili di attaccamento”

Uno dei metodi per descrivere le caratteristiche delle modalità d’interazione che compongono ogni legame di attaccamento è quello elaborato Mary Ainsworth: la Strange Situation. Questo “procedimento sperimentale” ha permesso di distinguere diversi stili di attaccamento sulla base di alcuni aspetti che caratterizzano la relazione madre-bambino in un contesto estraneo al piccolo.

LA STRANGE SITUATION

Si tratta di una procedura osservativa standardizzata, della durata di venti minuti e composta da otto episodi, in cui madre e bambino sperimentano varie separazioni e riunioni, oltre alla presenza di una persona “estranea”. Questo procedimento crea una situazione di stress relazionale che permette di cogliere le differenze individuali lungo molteplici dimensioni: l’uso della figura di accudimento come punto di riferimento per il comportamento di esplorazione, la reazione alla separazione da essa, la capacità di consolarsi con il suo ritorno e la reazione alla presenza dell’estraneo.

GLI STILI DI ATTACCAMENTO

Sulla base di questi criteri sono stati classificati diversi modelli di attaccamento, riassumibili nel modo seguente:

SICURO

attaccamento sicuroIl bambino, di fronte a situazioni estranee e potenzialmente pericolose, si affida alla figura di attaccamento e la usa come base sicura nell’esplorazione dell’ambiente. Tale stile è promosso da un caregiver sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronto ad offrirgli protezione nel momento in cui il bambino lo richiede. Questo modello di attaccamento favorisce un atteggiamento di sicurezza nell’esplorazione del mondo, una percezione di come individuo degno di amore, la capacità di tollerare distacchi prolungati senza il timore dell’abbandono e la fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri. L’emozione predominante a livello di relazione è la gioia.

INSICURO EVITANTE

attaccamento evitanteQuesto stile è il risultato di una relazione in cui il caregiver respinge costantemente il figlio ogni volta che ne ricerca il conforto o la protezione. Il bambino fa esperienza del mondo facendo esclusivo affidamento su se stesso, ricercando l’autosufficienza anche sul piano emotivo. Le caratteristiche che maggiormente distinguono questo modello di attaccamento sono l’insicurezza nell’esplorazione del mondo, la convinzione di non essere una persona amabile, la percezione del distacco come prevedibile, la tendenza all’evitamento della relazione per scongiurare un rifiuto, l’apparente fiducia in se stessi, la falsa autonomia emotiva, la percezione di Sé come positivo e affidabile contrapposta a quella dell’altro come negativo e inaffidabile. Uno stile di attaccamento di questo tipo espone il bambino al rischio di sviluppare un falso Sé (Winnicott, 1965). La relazione è connotata prevalentemente da sentimenti di tristezza e il dolore.

INSICURO ANSIOSO-AMBIVALENTE

attaccamento ambivalenteE’ uno stile caratterizzato dall’incertezza del bambino circa la disponibilità del caregiver a rispondere alle sue richieste. Il senso di insicurezza si riscontra anche nell’esplorazione dell’ambiente, che risulta connotata da ansia, e nella persistente angoscia da separazione presente nel bambino. Questo stile è promosso da una figura di attaccamento che è disponibile in alcune occasioni ma non in altre, da frequenti separazioni da essa, se non addirittura da minacce di abbandono, usate come mezzo coercitivo. I tratti peculiari di questo stile sono: insicurezza nell’esplorazione del mondo, la convinzione di non essere degno di amore, l’incapacità di sopportare distacchi prolungati, una forte ansia di abbandono, la sfiducia nelle proprie capacità e la sovrastima di quelle degli altri, la percezione di Sé come negativo e inaffidabile contrapposta a quella dell’altro come positivo e affidabile. L’emozione che predomina nella relazione è la colpa.

DISORIENTATO/DISORGANIZZATO

attaccamento disorganizzatoDisorientato/Disorganizzato: fanno parte di questa categoria gli stili di attaccamento non classificabili con le precedenti descrizioni. Questo stile di attaccamento è caratterizzato da un comportamento disorganizzato e conflittuale del bambino in risposta al ritorno del genitore dopo una breve separazione. L’esplorazione dell’ambiente è bloccata a causa di disorientamento e i movimenti risultano “congelati”. Questo stile è promosso da una costante imprevedibilità del caregiver, dalla mancanza di risposte coerenti con i bisogni del bambino e talvolta da atteggiamenti spaventanti o comportamenti di abuso.

Tali stili di attaccamento, vengono interiorizzati in Modelli Operativi Interni (MOI), rappresentazioni mentali di Sé, dell’altro e di Sé-con-l’altro, derivate dalle prime esperienze relazionali e che influenzeranno l’individuo in quelle future.

Dott.ssa Costanza Cinolibro-relazioni-sociali-bambini
“Caratteristiche e complessità delle relazioni tra pari in età prescolare”
2014

BIBLIOGRAFIA:

Ainsworth M.D., Blehar M.C., Waters B.A., Wall S. (1978), Patterns of Attachment: A Psychological Study of the Strange Situation, Erlbaum, Hillsdale, New York, cit. in Crittenden, 1999
Ainsworth, M. D. S., Bell, S. M. (1970). Attachment, exploration, and separation: Illustrated by the behavior of one-year-olds in a strange situation. Child Development, 41, 49-67.
Bowlby J. (1972), Attaccamento e perdita vol.1: l’attaccamento alla madre , Bollati Boringhieri.
Schiavone N. (2006), “Teoria dell’attaccamento di Jhon Bowlby
Winnicott, D.W. (1965), Sviluppo affettivo e ambiente, Armando, Roma, 1970.

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